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al testo di Lucia Triolo
zia Concettina
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Zia Concettina
Contro le date, andava per abitudine contro le date indossando ciò che non si ha
e non cresceva mai e non rimpiccioliva: pioggia, sole, poche amiche
era uno stop uno stop vivente come un’illusione:
toglieva i giorni pari al calendario e li appallottolava in bocca riempiendoli di saliva
poi li sputava per strada cioè su se stessa era lei la sua strada che conosceva:
lasciava che la sua strada la percorresse
niente problemi di identità -era nata di dispari- nuda le bastava sentire il calore del suo corpo
tutta la sua fiducia nell'artificio di riempire i giorni pari di saliva senza sbagliare la commuoveva a sera rientrando a casa:
era una commozione diligente
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